L’amore è una cosa meravigliosa, la dipendenza emotiva un po’ meno.

L’essere umano è fatto per entrare in relazione con gli altri e la massima espressione di questa relazione è quella che si instaura nella coppia.

Quando riusciamo a vivere una relazione sana, basata sul rispetto reciproco, sulla comprensione e sul dialogo, non c’è niente di più bello e soddisfacente.

Ma non tutte le relazioni vivono questo idillio.

Ci sono situazioni in cui stare insieme è fonte di grande sofferenza ma nonostante tutto ci si aggrappa alla relazione pensando di non poterne far a meno.

Perché?

Cos’è che spinge una persona a stare con un’altra persona, anche se lo stare insieme ci fa soffrire?

E perché ne usciamo così distrutte, quando la relazione si chiude?

La dipendenza emotiva

Le motivazioni sono molteplici, ma scaturiscono tutte da una dipendenza emotiva.

Ci infiliamo in dipendenze che non fanno altro che demolire l’immagine che abbiamo di noi e questo non succede solo nelle relazioni di coppia.

Succede nei confronti di familiari, nelle amicizie, negli ambienti di lavoro.

Proprio in questi giorni ho lavorato con una mia cliente, che chiamiamo Laura (nome di fantasia) e mi diceva che da anni continuava a portare avanti un’amicizia che era consapevole le portasse solo malessere.

Ma provava grande difficoltà all’idea di chiuderla, perché “lei è mia amica da tanto tempo” anche se di amicizia questo personaggino non aveva mai dato occasione di manifestarne.
Anzi.

Laura sente che l’altra quasi è contenta quando le cose a lei vanno male.

Si erige a maestrina e le propina delle pippe mostruose sui perché e percome le cose le stanno andando da schifo.

E ovviamente quando le cose non vanno bene a lei, si guarda bene dal chiamarla o manifestarle le sue difficoltà.

Perché Laura non riesce a staccarsi da questa situazione che la fa soffrire?

Perché volendo restare fedele al valore amicizia, vive questa dipendenza emotiva nei confronti di questa persona che proprio amica non è.

Agganciata a vecchi condizionamenti che dicono che bisogna sopportare, che dobbiamo essere le brave bambine di sempre, che lamentarsi e battere i piedi non è educato e non si confà ad una signorina, restiamo lì e sopportiamo angherie e soprusi.

In amore, in famiglia, nelle amicizie..

Andiamo a vedere quali sono le dipendenze emotive che ci impediscono di vivere relazioni sane.

Esempi di le dipendenze emotive

Senza di lui non posso vivere: è una dipendenza emotiva.

Quante volte mi sento ripetere questa frase, durante le sessioni di coaching.

L’idea di perdere il partner (anche questo è più un problema al femminile) manda la persona davvero nel pallone.

Ci sono donne che quando vengono lasciate, vedono sgretolarsi il mondo sotto i loro piedi.

Viene a mancare loro quella sicurezza che il partner faceva provare, si sentono perse..

"Pensava a tutto lui.."

e questo destabilizza, non si sa più che fare.

Il bisogno di sentirsi amata: è una dipendenza emotiva.

Tutti abbiamo bisogno di sentirci amati, fa parte della nostra natura.

Ma per vivere questa condizione, ci sono persone che sono disposte a tutto, anche a rovinarsi la vita, anche a lasciarsi prevaricare. Perché quando quel bisogno d’amore nasconde la convinzione profonda che quell’amore non ce lo meritiamo, è giusto e normale vivere “quell’amore” che di amore sa ben poco.

Allora sopporto tutto, accetto tutto, soffro ed incasso, perché se mi lascia allora è vero, allora davvero non merito di essere amata. L’altro mi serve per guarire vecchie ferite.

Non amo la persona per quello che è, amo quell’ideale che ho creato dentro ed in quella tensione emotiva cerco di riscattare antichi rifiuti.

Eravamo una famiglia: è una dipendenza emotiva

Avere una famiglia ci fa sentire importanti, è uno status sociale.

E quando questa condizione viene a mancare, saltano gli equilibri. Lui/lei era la figura di riferimento e noi ci siamo adagiati comodi in questa situazione, caricando l’altro di molte responsabilità che alla fine fanno saltare la coppia.

Ora che la famiglia non c’è più, dobbiamo dimostrare da soli di valere e così dobbiamo fare i conti con la nostra scarsa autostima, con l’insicurezza, con la difficoltà delle cose pratiche.

Tutte queste situazioni e molte altre, a dire il vero, alimentano dipendenze emotive che poi risultano difficili da superare. Decliniamo la responsabilità della nostra felicità, del nostro star bene, all’altro. Ci aspettiamo che lui/lei soddisfi il nostro bisogno di sentirci sicuri, di sentirci amati, di sentirci importanti ed allora ci creiamo un ideale di relazione le cui aspettative vengono regolarmente mancate.

Non avere il coraggio di dire di no: è una dipendenza emotiva.

Quando si fa fatica a dire di no, in famiglia o nelle amicizie, è perché vogliamo essere riconosciuti dagli altri, cerchiamo approvazione dall’esterno, ci sentiamo in obbligo a dire si perché abbiamo paura che le persone si allontaneranno da noi.

Questo ci mette in una condizione di dipendenza emotiva, “senza di te io non valgo abbastanza” ed allora facciamo di tutto pur di mantenere aperta quella relazione

Non avere il coraggio di dire la propria idea: è una dipendenza emotiva.

Siamo portati a pensare che sia solo timidezza. E’ invece paura di non essere accettati, di essere rifiutati per il nostro punto di vista. Non penso con la mia testa, lascio che il mio punto di vista venga influenzato dalle persone che circondano la mia vita, così sarò come a loro piace. Ed eviterò il rischio di ritrovarmi da sola.

Pensi di essere in una condizione di dipendenza emotiva?

Guarda se ti riconosci in alcune di queste situazioni:

• Vi sentite bene o male a seconda di cosa pensano gli altri di voi, da come vi trattano.
• Vi sentite bene solo se vi sentite amati, diversamente vi sentite vuoti, senza uno scopo.
• Vi sacrificate per compiacere l’altro, gli altri.
• Vi sentite spesso in colpa per non essere come gli altri vi vorrebbero, vi sentite in obbligo verso gli altri.
• Evitate di dire la vostra per non ferire gli altri, perché questo potrebbe significare rifiuto.
• Avete paura di rimanere soli.
• Cercate il controllo sulla vita dell’altro, se il dubbio di perderlo si insinua vi trasformate in uno zerbino.
• Ci siete solo tu e lui, il resto non conta.
• Non riesci ad immaginare la tua vita senza di lui/lei.
• Non riuscite a tagliare i ponti anche se le persone vi fanno soffrire.

E se ti sei riconosciuta in queste situazioni, che fare?

Primo passo è pigiare sul dolore

In PNL esiste una vera tecnica che si basa su questo concetto. Fai una lista e metti giù tutte le cose che hai dovuto subire, sopportare, fare contro la tua volontà, per mantenere in vita rapporti solo per compensare quel bisogno emotivo.

Pensa a tutti i risvolti negativi del mantenere quel rapporto, le cose a cui hai dovuto rinunciare per compiacere gli altri, i posti che non hai visto, le cose che non hai fatto.

Vedere nero su bianco il prezzo che hai dovuto pagare per qualche momento positivo dove ti sei sentita amata, considerata, puoi accorgerti che il gioco non vale la candela.

Innamorati di te stessa

La prima persona che devi imparare ad amare sopra ogni cosa sei tu.

Non esiste nessuno più importante di te, nessuno che valga più di quanto non valga tu per te stessa. Tu non ti tradirai mai, non ti abbandonerai mai, tu rimarrai fedele a te per tutta la vita.

Coccolati, dedicati attenzioni, prenditi cura del tuo corpo, delle tue emozioni, del tuo benessere esteriore ed interiore.

Riempi le tue giornate di cose che ti facciano stare bene, impara ad apprezzare i momenti di solitudine dove puoi ricaricarti, trovare energie nuove per affrontare le sfide della vita

Rafforza la tua autostima

Puoi farti aiutare da un Coach, puoi frequentare dei corsi, puoi iniziare a leggere libri di auto-aiuto, dove il tema autostima è trattato ampiamente.

Inizia a fare cose che ti diano la percezione del fatto che sei capace di tenere fede a ciò che decidi di fare, ad esempio. Portare a termine gli impegni quotidiani ad esempio, e tenerne nota aiuta a rafforzare l’autostima.

Anche fare una lista di tutti gli obiettivi che si sono raggiunti ci dà una visione più chiara di quanto capaci siamo stati e questo alimenta la stima in noi stessi

Impara a stare da sola

Non è vero che le cose fatte in due sono meglio, non è una regola. Lo diventerà quando avrai imparato ad amare te stessa e saprai amare di un amore gratuito, che non si aspetta nulla.

Quando basiamo una relazione sul bisogno della presenza dell’altro, la nostra vita come individui perde di significato, tutto è improntato sulla relazione, noi non esistiamo. Inizia a prenderti momenti per te stessa, per fare qualcosa che ti piace, che ti rilassa, che ti fa stare bene.

Progetta il tuo futuro mantenendo la tua individualità, anche se sei in coppia. Non sei l’appendice di nessuno, non devi vivere all’ombra dell’altro.

Diventare emozionalmente libera, ti libererà da catene invisibili che ti opprimono e che minano la tua salute psicofisica.

Te lo dico con amore.

Sganciati e vivi la tua libertà.

Cosa puoi fare adessso?

Guardarsi dentro da soli è complicato.

Questo lo sappiamo bene.

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Insieme capiremo se c'è una dipendenza emotiva e come uscirne.

Franca.