Ed eccomi di nuovo qui per un altro post.

Questo post nasce dall'autorizzazione del mio amico Zio Giuse,  autore del blog CoachingBreak...

Seguo il suo blog da quando lo conosco e mi ha sempre incoraggiata a fare meglio.

Pubblicamente.... Grazie Zio 😘

Dicevo.. Seguo il suo blog e tempo fa mi capita di leggere un suo articolo che si aggancia molto al mio modo di intendere il bisogno di cose buone per me, il bisogno di cambiamento, di apertura al nuovo.

Credo che non sia solo una mia prerogativa, quella di pensare al liberarsi dalle cose inutili facendo ordine, come a qualcosa che mi aiuta a stare meglio, a ordinare le idee, a fare spazio per mettere roba nuova.

Devo essere sincera, fino a qualche anno fa questo svuota/riempi era il modo che utilizzavo per soddisfare dei bisogni che non erano fisici ma emozionali.. Sentivo vuoto dentro di me e allora per compensare questa brutta emozione svuotavo e riempivo gli armadi con cose inutili, che però avevano il pregio di farmi sentire meglio, anche se per poco tempo, quindi un rappacificarmi con me stessa effimero quanto di breve durata. Insomma qualcosa che mi facesse sentire ok!

Poi.. come si sa... le cose cambiano... le persone  cambiano  ...

E come per la metafora del maestro che vuole insegnare al professore lo zen, invitandolo a vuotarsi del suo sapere per accoglierne altro, così per me vuotare gli armadi ha iniziato a rappresentare il bisogno di cambiamento, di svuotare il vecchio per mettere il nuovo.

Del resto, quante convinzioni ormai inutili, idee obsolete, pensieri vecchi che non portano a niente, conserviamo nella nostra mente?

E come facciamo a metterci il nuovo, come il nostro professore pieno di sapere, se non togliamo qualcosa?

Ecco perchè quando ho letto l'articolo sul blog di Zio Giuse mi son detta: "Lo voglio scrivere anch'io un post che dice questa cosa!! Perchè la sento infinitamente mia.. "

Ci avete mai pensato? Avete mai pensato che svuotare i vostri armadi dalle cose che non servono più, che magari non indossate da mesi (e nei nostri armadi ci sono abiti che non mettiamo da anni.. altro che mesi) può rappresentare metaforicamente rinnovamento? Voglia di nuovo? Di Cambiamento?

E avete mai pensato che vuotare i vostri armadi può rappresentare oggettivamente e non metaforicamente, il sentirsi subito meglio, poichè con quelle buste piene di abiti smessi ma ancora buoni potete fare la felicità di qualcuno che non ha nemmeno quello?

E allora una proposta, che ricalca quella fatta da Zio Giuse:

• prendi cinque sacchetti di quelli che usi per l'immondizia
• passa in rassegna uno per uno tutti i tuoi armadi: da quelli dove tieni gli indumenti invernali a quelli dove tieni quelli estivi e tira fuori tutto quello che non metti più da almeno 1 anno
• riempi i tuoi cinque sacchetti con tutti quegli indumenti che ormai a te non servono più
• decidi dove portarli: opterai per i cassonetti gialli della raccolta abiti usati o sceglierai la parrocchia? O un ente di assistenza ai bisognosi?