Il Coach è con te ogni giorno, quando sai che devi alzarti e “faticare” per qualcosa...

Lo abbiamo visto nel post precedente

E tu hai un’idea ben chiara di quello che devi fare per raggiungere i tuoi obiettivi e quindi fatichi di conseguenza? Oppure fai parte della categoria che saprebbe cosa è giusto fare ma si trincera dietro gli scusoni?

Quanto tempo hai perso, quante opportunità non hai saputo cogliere, a colpa degli scusoni?

Gli scusoni sono le scuse! Ho sentito un giorno utilizzare questo termine da un collega e mi è piaciuto così tanto che adesso lo adotto costantemente.

Si perché sono proprio scusoni, grosse palle che ci raccontiamo per non fare quello che andrebbe fatto (e scusa il termine un po’ azzardato…   🙂 

Alcuni giorni fa lavoravo con una persona che ha come obiettivo la gestione efficace del suo tempo.

La nostra sessione di coaching è stata improntata all’organizzazione del suo planning valutando importanza ed urgenza nella gestione degli impegni. Imparare a gestire il proprio tempo, valutando le priorità e seguendo una pianificazione funzionale, può fare una grande differenza ma occorre decidere di abbandonare gli scusoni per mettersi ad agire.

Ma lei man mano che stilavamo la to do list , ha incominciato a mettere un sacco di paletti relativamente alla possibilità di realizzare quello che stavamo pianificando.

Uno scusone dietro l’altro, che siamo andati  a smantellare uno ad uno affinché ciò che era da fare, fosse fatto!

Ma se non abbiamo un Coach che ci educa ad abbandonare gli scusoni e darci una mossa, rischiamo di rimandare all’infinito e non realizzare quello che desideriamo.

Pensa che allo scorso Practitioner abbiamo coniato un nuovo acronimo per andare in direzione del successo: M.I.C. cioè muovi il c……  (ebbene si, oggi è il post degli sproloqui… 🙂 )

Come si esce dagli scusoni?
Fatti questa domanda: se non esistessero più scuse, giustificazioni, motivi per rimandare di far le cose importanti che andrebbero fatte per andare in direzione dei risultati, cosa faresti? Cosa accadrebbe se ti mettessi all’opera senza più tergiversare? Come ti parleresti per spronarti ad agire? Con che energia affronteresti l’impegno? Con quali convinzioni?

Immagina vividamente una situazione simile, immagina come ti motiveresti, come ti muoveresti, come ti parleresti, quali sensazioni e vantaggi avresti dal farlo…  e sfrutta la teoria del “Come se…”.

Inizia ad agire modellando la persona che già sta facendo quello che tu dovresti fare.

Agisci! Inizia da subito.. Gli scusoni sono solo palle che ti racconti per non iniziare. Può darsi che ti frega la pigrizia, l’incostanza, la paura, l’ansia.. Qualunque sia la motivazione, è una palla!

Non è vero che sei pigro, quando c’è d’andare a divertirti non sai cosa significa la parola pigrizia.. non sei incostante, ti lavi tutti i giorni, hai rapporti con le stesse persone da anni.. non avere paura, quando il coraggio si fa avanti la paura sparisce.. non provare ansia, è solo uno stato mentale perché ti fai dei film apocalittici su quanto potrà succedere..

Quando ti metterai all’azione, ti accorgerai che era molto più semplice di quello che pensavi.

E se vuoi scoprire i segreti del Self Coaching e diventare la persona che hai sempre desiderato essere, partecipa ad una delle nostre serate: se ti presenterai come lettore del blog potrai partecipare alla prima serata gratuitamente.

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