Voglio parlarti della differenza tra Pensiero Positivo e Atteggiamento Positivo e farti scoprire il SAR,  la sua importanza e come sfruttarlo al massimo!

Si fa un gran parlare di Atteggiamento Positivo... Sai esattamente cos'è? 

Qualche giorno fa ho sentito mia sorella tramite Skype, lei è molto più “vagabonda” di me, ora abita e lavora a Londra, dopo essersi fatta stagioni estive in giro per l'Italia e Spagna e dopo aver abitato 3 anni a Barcellona...

Insomma, non la ferma nessuno!!

Sotto alcuni aspetti siamo sempre state molto diverse e, come molte volte accade tra sorelle, qualche volta ci siamo siamo un po' “prese per i capelli” trattando alcuni argomenti...

Durante la chiamata dell'altro pomeriggio ci siamo ritrovate a discutere su come impieghiamo il nostro tempo, le ore di lavoro, le retribuzioni, le tasse, i momenti di svago e di come le persone trascorrono la propria vita; di come fondamentalmente, ci si lamenta tanto, ma non si fa nulla per cambiare..

Lei era principalmente rivolta a ciò che non va nella sua vita e nel “sistema” in generale (su alcune cose eravamo d'accordo) ed io invece, spiegando il mio punto di vista.

Insistevo sull'importanza di spostare lo sguardo dalle cose che non vanno attorno a noi, alle cose che funzionano nella nostra  vita e sulle nostre capacità.

Mi ha sempre accusata di essere troppo POSITIVA e questa cosa nessuno gliela toglie dalla testa... in parte è vera, ma ritengo di aver sviluppato di più un ATTEGGIAMENTO POSITIVO.

Vorrei sottolineare la differenza che c'è tra avere un PENSIERO POSITIVO ed avere un ATTEGGIAMENTO POSITIVO.

Pensiero Positivo

Negli ultimi anni si è parlato molto di PENSIERO POSITIVO un po' in tutte le salse, come una modalità di pensiero che elimina le negatività e ti fa vivere solo le esperienze e le emozioni positive...

Beh, visto in questo modo, il pensiero positivo è più dannoso che utile, ci porta a coprirci gli occhi, ad allontanare le emozioni, creando solo anestesia.

Un pensiero negativo spinto nell'inconscio dal pensiero positivo, può diventare ben nove volte più potente...

Atteggiamento Positivo

L'ATTEGGIAMENTO POSITIVO di cui parlo, invece, non ci spinge a rifiutare le negatività della vita.

Ci permette di percepirle, di osservarle, di accoglierle e ci  aiuta a superare le relative difficoltà con  delle DOMANDE “POTENTI” , utili ad andare a recuperare dal nostro interno le risorse necessarie per affrontare al meglio la situazione problematica.

È uno spostamento del FOCUS.

Focus

Il POTERE del FOCUS MENTALE è basato su dove SCEGLIAMO di dirigere la nostra ATTENZIONE , ci aiuta a cambiare atteggiamento e a raggiungere gli obiettivi.

Per capire dove indirizzare il radar del nostro FOCUS, è utile essere CONSAPEVOLI di cosa sia il SAR.

SAR

Il SAR ( sistema di attivazione reticolare) è un meccanismo automatico all'interno del cervello che porta l'attenzione all'informazione più rilevante di quel momento.

Si occupa di:

Il SAR, inoltre, RESPINGERÀ O IGNORERÀ TUTTO CIÒ CHE NON È COLLEGATO AL NOSTRO FOCUS.

Se siamo continuamente focalizzati sui problemi e sulle cose che non vanno o non abbiamo, dove ci porterà il nostro SAR?

Esattamente in quella direzione!

Verso i problemi e non verso le soluzioni o il raggiungimento dei nostri “SOGNI”...

Comunque la chiamata con mia sorella è durata quasi un'ora e dopo la quale non sembrava ancora del tutto convinta di questo mio “atteggiamento positivo”, anzi... ma si sa che con i famigliari non è facile! Ahahahah Ci siamo lasciate con un po' di fastidio...

Il giorno dopo mi ha richiamato, felice, dandomi una soddisfazione pazzesca....  😉

Mi ha fatto un elenco completo e dettagliato di tutte le cose che vanno bene nella sua vita e delle sue capacità, dicendomi che aveva deciso di dare una direzione positiva alle sue giornate, nonostante le difficoltà quotidiane....

Chi ha già frequentato i nostri corsi sa già quanto sia importante nella PNL avere un focus e aprire la mente a percorsi mentali diversi da quelli che percorriamo solitamente.

Imparare ad utilizzare al meglio la nostra ATTENZIONE e potenziare il proprio SAR ci permette di vedere più chiaramente i nostri obiettivi e di distinguere ciò che vogliamo davvero.

elisabetta-spertino

Elisabetta Spertino

Mi chiamo Elisabetta Spertino e sono laureata in Scienze dell’Educazione ad indirizzo Formatore.
Il mio non è stato il classico percorso, ho iniziato a lavorare giovanissima, interrompendo gli studi. Ho raggiunto presto l’indipendenza economica, ma mi mancava qualcosa, sentivo che avrei potuto fare di più, per me stessa e per gli altri.

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Chi è una persona di successo e cos'è il successo?

Di solito, quando si parla di successo, i primi pensieri che vengono in mente sono, quasi per tutti, sempre gli stessi:

ecc...

persone di successo

Sì, è vero, sono stereotipi, e tra l'altro anche molto desiderabili, ma in realtà questa è l'idea di successo dettata dai mass-media, da giornali, tv, radio, social...

Ti sei mai chiesto cosa ti fa dire di essere una persona di successo?

Qual è la tua idea di successo?

Partiamo dalla sua etimologia che deriva dal latino “successus” ovvero “avvenimento, buon esito”, che deriva da “succedere” , cioè “avvenire”

E passiamo al suo significato:

“Possibilità favorevole per esprimere e/o realizzare quanto desiderato ed in previsione, già progettato.”

Quindi possiamo parlare del risultato che avviene dopo un'azione, la quale è stata messa in moto da un desiderio...

Essere persone di successo potrebbe significare, semplicemente, raggiungere i propri obiettivi e/o ottenere dei risultati.

Bene, avere obiettivi chiari ed un piano d'azione concreto è indispensabile per muoversi nella giusta direzione, ma per esperienza so quanto possa essere pesante questo continuo focus sul risultato finale...

Perché?

Prima ancora del mettessi in moto verso una direzione è fondamentale farsi alcune domande...

Ciò che vuoi raggiungere è veramente un tuo obiettivo, o stai perseguendo l'obiettivo di qualcun altro?

Come ti sentirai, che persona sarai quando l'avrai raggiunto?

E' davvero ciò che vuoi, o stai fuggendo da qualcosa che non ti piace?

Molte volte, la maggior parte di noi pone l'attenzione su ciò che NON VUOLE!

Generalmente, quando parlo con le persone ai corsi, durante le sessioni di coaching o anche semplicemente nella vita di tutti i giorni, mi accorgo di come sia chiarissimo dentro di loro ciò che NON VOGLIONO, mentre ci sia un buio totale, una confusione pazzesca su ciò che desiderano veramente.

Se deciderai di darti un certo tipo di obiettivo in base a ciò che non vuoi nella tua vita, secondo te, che tipo di strada prenderai?

È come guidare l'auto continuando a guardare lo specchietto retrovisore, ad un certo punto potresti trovarti dove non avresti mai voluto...

In PNL, a tal proposito, per riconoscere il modo in cui la persona si relaziona alla realtà, si parla anche di Metaprogrammi.

Cos’è un metaprogramma?

È uno schema comportamentale, un insieme di filtri percettivi, che usiamo inconsciamente per agire sulla realtà che ci circonda.

Ce ne sono tanti, in  questo caso possiamo parlare del metaprogramma “VIA DA” e “VERSO”, uno dei più potenti ed influenti, che utilizziamo per compiere qualsiasi tipo di scelta

Le persone “via da” hanno queste modalità:

Le persone “verso” invece:

Ovviamente non ci sono giudizi, conoscere i metaprogrammi, inoltre, è utile per:

Tuttavia quando si tratta di tracciare la propria via del successo è fondamentale avere chiaro in mente (e nel cuore) cosa desideriamo profondamente, cosa ci rende veramente felici, questo ritengo sia il primo passo....

Quindi ti lascio con due domande:

A presto,

Elisabetta

elisabetta-spertinoElisabetta Spertino

Mi chiamo Elisabetta Spertino e sono laureata in Scienze dell’Educazione ad indirizzo Formatore.
Il mio non è stato il classico percorso, ho iniziato a lavorare giovanissima, interrompendo gli studi. Ho raggiunto presto l’indipendenza economica, ma mi mancava qualcosa, sentivo che avrei potuto fare di più, per me stessa e per gli altri.

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Come farsi le domande giuste?

Il miglior modo di controllare il tuo obiettivo è attraverso il potere delle domande e le domande sono le risposte ecco perché farsi le domande giuste è determinante!

Sai che farsi le giuste domande ti può salvare la vita?

farsi le domande giuste

Ti racconto questa storia: la storia di  Stanislavsky Leach e come, ponendosi le domande giuste, si è salvato la vita.

Una notte i nazisti fecero irruzione nella sua casa e portarono lui e la sua famiglia in un campo di concentramento a Cracovia.

La sua famiglia fu uccisa davanti suoi occhi.

Debole, afflitto e morente di fame, lavorava dall'alba al tramonto accanto agli altri prigionieri del campo di concentramento.

Come si poteva sopravvivere a quegli orrori?

In qualche modo, lui ce la fece.

Un giorno, guardò l’incubo che l’incubo che lo circondava e decise che se vi fosse rimasto anche un giorno in più, sarebbe morto.

Decise che doveva scappare.

Ancora più importante, credeva che sebbene nessuno fosse scappato prima di lui, doveva pur esserci un modo per farlo.

Non si concentrò più su come sopravvivere, ma sul chiedere a se stesso:

Come possiamo fuggire da questo posto orribile?

Ricevette sempre le stesse risposte:

NON ESSERE PAZZO... Non c’è via di fuga! Con queste domande ti torturi solo l’anima!

Ma lui non voleva assolutamente accettarlo e continuò a chiedersi:

"COME POSSO FARE?

Deve esserci un modo.

Come posso uscire da qui?"

Un giorno gli arrivò la risposta.

Lech sentì odore di carne marcia poco distante da dove lavorava: i corpi nudi di uomini, donne e bambini uccisi dalle camere a gas, erano ammucchiati nel cassone di un camion.

Anzichè pensare al perché DIO permette una simile bestialità, si chiese:

COME POSSO SFRUTTARE QUESTO PER SCAPPARE?

Al tramonto, quando i lavoratori si ritirarono nelle baracche, lui si svestì e mentre nessuno guardava, si tuffò nudo nel mucchio di corpi.

Fingendo di essere morto, attese in mezzo a quel nauseante odore di morte e sotto il peso di tutti i corpi che premevano sopra di lui.

Finalmente, sentì avviare il motore.

Dopo un breve viaggio, la montagna di corpi fu scaricata in una fossa.

Attese finchè fu sicuro che non ci fosse più nessuno nelle vicinanze, poi corse, nudo, per 25 miglia incontrando la LIBERTA’.

Cosa fece la differenza tra il destino di Stanislavsky Lech  e quello di molti dei milioni che morirono nei campi di concentramento?

Ovviamente ci furono diversi fattori, ma una differenza sta proprio nella diversa domanda che lui pose a se stesso. Riuscì a farsi le domande giuste!

La pose molte volte, con la certa aspettativa che avrebbe ricevuto una risposta.

In questo momento ti trovi in una certa situazione difficoltosa in ambito lavorativo, economico, affettivo e di salute?

Trova la domanda proprio come fece Lech per uscire da questa situazione.

Pensa quanti “BENEFICI” scoprirai grazie a quella domanda che è gia dentro di te.

“CHIEDETE E VI SARA’ DATO;

CERCATE E TROVERETE;

BUSSATE E VI SARA’ APERTO.”

MATTEO 7*7


giuseppe-capodieci

L'autore

Giuseppe Capodieci

Mi chiamo Giuseppe Capodieci e ho fatto della PNL il mio stile di Vita e la mia Mission.

Ho scoperto gli strumenti della PNL tre anni fa e hanno rivoluzionato e cambiato la mia vita in meglio, in ambito Lavorativo, Affettivo, Sociale ed in termini di Autostima.

Vai al profilo completo»

Ci sono volte in cui ti fermi e ti fai domande scomode..

Oggi parliamo proprio di questo...

domande scomode.

La maggior parte delle domande che ci facciamo sono quelle che coinvolgono la vita di tutti i giorni..

Tutte domande più o meno utili secondo i criteri della PNL ma che affollano i nostri pensieri tutti i giorni.

Poi ci sono quelle domande che non ti fai mai ma che una sera, seduta sulla terrazza dell'hotel dove soggiorni in attesa del corso che inizierà domani e che ti servirà per crescere ancora un poco, davanti ad un cielo così stellato come solo quello d’estate ti può offrire, dinnanzi alla vastità del creato ti domandi qual è il senso della tua vita, qual è il tuo scopo.

domande scomode

Io, infinitesimale se paragonata all'immensità dell'universo, eppure così perfetta nel mio essere, so e sono certa che se sono qui ci sarà un senso, non è possibile che la mia vita sia un caso tra miliardi di casi..

E ritorni con la mente a quando qualche tempo fa ti sei fatta la stessa domanda e hai scoperto la tua mission, il tuo scopo e qualcuno ti diceva che la mission cambia e cresce con te e io non ci credevo.

E stasera davanti alle stelle e alla stessa domanda è cambiata la risposta: voglio lasciare un segno tangibile e positivo nel mondo.

Perché altro non può essere il mio scopo se non quello di educare (dal latino e ducere cioè condurre fuori) chi è incatenato nelle sue stesse catene e vuole liberarsi ma non sa come fare.

E cosa c'è di più tangibile e positivo dell'aiutare gli altri?

Di essere strumento nelle loro mani affinché trovino se stessi, la propria felicità e si realizzino?

E quando sia esattamente qual è il tuo scopo tutta la strada davanti a te è più chiara, sia cosa devi fare e sai che lo vuoi fare con tutto il cuore che hai. E non importa se qualche volta sarà impegnativo, sia che quello è quello che vuoi.

E tu te la sei mai fatta questa domanda?

Sai qual è il tuo scopo?

Hai capito, hai scoperto cosa ci stai a fare qui?

Hai una strada chiara davanti a te oppure brancoli nel buio, incatenato nelle catene dei liberi?

Se vuoi fare un po' di chiarezza per camminare libero nella luce, vieni con noi domenica 25 settembre e ti spiegherò come la felicità data dal sapere perché sei qui è la chiave del successo.

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