In questo articolo, esamineremo la Sindrome impostore: che cos'è, come può limitare le tue possibilità nella vita e nella tua professione e quali strategie puoi usare per superarla.

Conosci il tuo valore e sei orgoglioso di chi e cosa sei?

"L'intero problema con il mondo è che gli sciocchi e i fanatici sono sempre così sicuri di sé stessi, e le persone più sagge sono così piene di dubbi."

Bertrand Russell, filosofo britannico.

Quando pensi ai tuoi più grandi successi professionali ottenuti fino ad oggi, ti senti orgoglioso di ciò che hai realizzato?

Se provi sentimenti di inadeguatezza e di insicurezza rispetto al ruolo che ricopri, potresti essere sorpreso di apprendere che sei in buona compagnia. La Sindrome impostore è tipicamente associata ad alti risultati. Più ti specializzi in un particolare argomento, più sarai consapevole delle lacune nelle tue conoscenze.

Cos'è la sindrome impostore?

La Sindrome impostore è caratterizzata dalla convinzione che non meriti il ​​tuo successo.

È la sensazione che tu non sia abbastanza intelligente, creativo o di talento come gli altri sembrano credere che tu sia.

È il sospetto che i tuoi successi siano risultato della fortuna, o semplicemente dell’essere nel posto giusto al momento giusto.

È accompagnato dal timore che, un giorno, tutto questo possa essere scoperto.

La Sindrome dell’impostore può essere collegata ad altri sentimenti di insicurezza, come la paura del successo, la paura di fallire e l'auto-sabotaggio.

Colpisce spesso in quelle situazioni associate al successo: iniziare un nuovo lavoro, ricevere un premio o una promozione, o assumersi responsabilità extra come insegnare agli altri, iniziare la propria attività o diventare un genitore per la prima volta.

Questi sentimenti possono ispirarvi a lavorare di più, in modo da non essere "scoperti", portando a ulteriori successi e riconoscimenti (per sentirsi poi un impostore ancora più grande 🙁  ).

Ma spesso, portano a "scalare", ad essere meno ambiziosi… nel senso che non realizzi mai il tuo vero potenziale.

Come riconoscere la sindrome impostore?

Ironia della sorte, la Sindrome dell’impostore può essere difficile da riconoscere in se stessi.

La maggior parte delle persone accetta che possano esserci altre persone che ne soffrano ma in realtà non sia così, ma di loro stessi pensano che sono impostori punto e basta.

Ecco di seguito alcuni “sintomi” che se ti riconosci, possono aiutarti a capire se tu stai vivendo la sindrome dell’impostore:

Come riconoscere la sindrome dell’impostore in una squadra?

Perché la Sindrome impostore non fa solo male alle persone che la vivono.

Fa male anche ai team e alle aziende a cui le persone appartengono. Quindi, se sei in un ruolo di leadership, vale la pena tenere d'occhio i membri del team che stanno lottando con sentimenti di inadeguatezza e bassa autostima.

Ecco alcuni segnali da tenere in considerazione:

Come superare la sindrome dell’impostore?

Riconoscere di avere la Sindrome impostore è spesso la parte più difficile. Molte persone credono che l'alternativa sia diventare superbi, autocelebrativi, ma non è necessario.

Ecco alcuni suggerimenti per superare questa insicurezza (perché di questo si tratta)

Riconosci i tuoi sentimenti

Il primo passo per superare la sindrome dell’impostore è riconoscere ciò che senti e perché.

Inizia tenendo un diario. Ogni volta che provi sentimenti di insicurezza o inadeguatezza, scrivili e spiega perché ti senti in questo modo. Sii il più specifico possibile su ogni situazione. È probabile che quando lo scrivi, ti accorgerai che non ci sono veri motivi per preoccuparti della situazione.

Quindi, utilizza la ristrutturazione dell’esperienza così da contrastare i pensieri negativi, con affermazioni positive che possano aiutarti a neutralizzare quei pensieri. Inoltre, pensa ai successi che hai avuto fino ad ora.

Ti consiglio un esercizio: immagina te stesso che sta raccontando a tutte le persone che pensi di aver ingannato facendo credere che sei bravo, mentre invece dici loro di non esserlo!

Come ti risponderebbero?

Molto probabilmente ti direbbero che non ti hanno dato un buon voto / promozione / premio perché li hai affascinati.

Potrebbero persino essere infastiditi dal fatto che dubiti del loro giudizio professionale.

Ricorda, i sentimenti non sono la realtà. Quindi, solo perché non ti senti qualificato non significa che lo sei realmente.

Diventa consapevole dei pensieri e dei sentimenti automatici che hai e lavora per contrastarli con affermazioni basate sulla realtà, come ad esempio

"Sono qualificato per questo compito perché ..."

Parlane con gli altri

Scoprirai con stupore che anche altre persone di cui tu hai alta stima, nutrono sentimenti di insicurezza.

Per te probabilmente sono individui intelligenti, articolati e estremamente competenti. E scoprire che anche loro sono nella stessa situazione ti può aiutare a superare.

Parla con le persone di cui ti fidi.

Potresti essere sorpreso dal modo in cui molti dei tuoi amici e colleghi possono comprendere come ti senti. Ascolta le persone della tua vita e fatti rassicurare rispetto alle tue paure che sono irrazionali.

Comprendi i tuoi punti di forza e debolezza.

Aumenta la tua sicurezza diventando più consapevole dei tuoi punti di forza e di debolezza.

Conduci un'analisi SWOT personale (cioè tieni conto delle tue forze, debolezze, opportunità e difficoltà).

Una volta che hai una profonda conoscenza dei tuoi punti di forza e di debolezza, non dovrai dedicare così tanto tempo a preoccuparti di non essere "qualificato" per un particolare compito, progetto o ruolo

Superare il perfezionismo

Molte persone che soffrono di sindrome dell’impostore sono perfezionisti.

Si pongono obiettivi irragionevolmente alti e poi provano vergogna o delusione quando falliscono.

Definisci obiettivi realistici, stimolanti e raggiungibili (vai nel nostro campo ricerca e scrivi “obiettivi”: ti si aprirà la lista degli articoli che parlano di come formulare un buon obiettivo).

Invece di vedere i tuoi errori come qualcosa di cui vergognarsi, trattali come esperienze di apprendimento che ti aiuteranno a migliorare ancora la prossima volta.

Accetta il tuo successo

Spesso, le persone con la sindrome impostore trovano difficile accettare i complimenti.

Quando le cose vanno bene, attribuiscono il loro successo a fattori esterni come il duro lavoro, l'aiuto degli altri o la fortuna.

Ma quando le cose vanno male, incolpano se stesse.

Assumiti la responsabilità per i tuoi risultati.

Quando raggiungi un obiettivo o finisci un progetto importante, riconosci che sono state le tue capacità e il tuo talento a farlo accadere.

Esercitati ad ascoltare le lodi che ti sono rivolte, ad accettare i complimenti e a trarne nutrimento.

Annota perché i tuoi pensieri negativi sono solo una tua percezione che non ha niente a che fare con la realtà e spiega perché sei qualificato o abbastanza meritevole per questo lavoro.

Scrivi perché scrivere serve.

Fissa i pensieri che se rimarrebbero a livello mentale non farebbero lo steso effetto.

Concludendo...

La Sindrome dell’impostore è un modello di pensiero auto-avverante, in cui una persona considera se stesso un impostore.

Per superare la Sindrome dell’impostore, devi rompere il modello di standard irraggiungibili e pensare che fattori esterni, temporanei come la fortuna, l'aiuto o il duro lavoro siano responsabili del tuo successo.

Parla con gli altri di come ti senti. Supera le tue tendenze perfezioniste fissando obiettivi realistici per te stesso e accetta che gli errori e i fallimenti facciano parte della vita.

Infine, prendi consapevolezza dei tuoi successi. Impara come farti un complimento e trai forza da esso.

Ti auguro infiniti successi!

Trasforma la tua vita

Serata corso GRATUITA di PNL a Torino

La PNL è uno strumento che ti permette di conoscere meglio la persona più importante della tua vita: te stesso!

La frustrazione, quella brutta sensazione di delusione che ti avvolge quando non riesci a soddisfare un tuo bisogno o non raggiungi un obiettivo.

Spesso ti avvolge completamente e ti toglie la percezione della realtà.

Perché non solo ti succhia energia, ma ti distrae e ti ruba del tempo prezioso.

La frustrazione

Senza dubbio, a volte la frustrazione può effettivamente essere positiva e può darti una nuova idea o un nuovo punto di vista sulle cose, oppure ti può dare la forza di spingerti avanti ancora un po’ verso il tuo obiettivo.

Ma quando inizi a girare in tondo, quando la frustrazione ti fa impazzire o la tua mente si annebbia e la giornata ti scivola via tra le mani senza un senso, allora è necessario fare qualcosa di concreto per trasformarla.

Trasformarla in qualcosa di più utile, in qualcosa che ti farà sentire di nuovo meglio.

Che cosa si può fare?

Alcuni efficaci suggerimenti per superare la frustrazione

Voglio darti alcuni suggerimenti che ho trovato utili in questi casi.

Suggerimento 1: percepisci il qui e ora.

Quando sei frustrato, scappi spesso in qualche posto diverso dalla realtà:

Esci da quegli spazi mentali e calmati focalizzando la tua mente e l'attenzione su ciò che accade ora, proprio qui, in questo momento, usando queste due tecniche:

Suggerimento 2: apprezza ciò che hai.

Dopo aver riportato la tua attenzione su ciò che può essere più utile, concentrati su ciò che c’è di positivo nella tua vita.

Uno dei miei modi preferiti durante questo passaggio è concentrarmi sulle cose importanti che ho, e che a volte do per scontate.

Come per esempio:

Pensa alcuni minuti a queste cose e alla situazione di chi non le ha e troverai molto per cui essere grato.

Suggerimento 3: concentrati su ciò che puoi fare adesso.

Con la tua attenzione nel momento presente e il tuo stato d'animo più riconoscente e positivo, è ora di diventare costruttivo su ciò che ti frustra.

Puoi farlo chiedendoti:

qual è un piccolo passo che posso fare adesso per migliorare questa situazione?

Potrebbe essere vedere cosa puoi imparare da ciò che ti frustra e provare un percorso alternativo per raggiungere il tuo obiettivo.

Oppure potrebbe essere provare ancora una volta e continuare a provare con determinazione (perché non otterrai tutte le cose nella vita al primo, al secondo o al terzo tentativo).

Oppure potresti semplicemente renderti conto che ultimamente potresti aver perso un po’ di tempo o che le cose sono state più difficili e che devi prenderti una serata o qualche giorno per rilassarti, per prenderti cura di te stesso e magari rallentare un po' i tuoi ritmi.

Tutto questo affinché tu ti possa ricaricare per poi tornare a dedicarti al raggiungimento di quello che vuoi dalla tua vita in un modo più focalizzato.

 Suggerimenti bonus per ridurre o prevenire la frustrazione

Prendi nota di cosa la scatena e cerca di capire cosa puoi fare su di loro.

Cosa scatena la tua frustrazione?

Qual è il tuo trigger?

È quando il tuo partner non tira fuori la spazzatura come d’accordo?

O quando non stai facendo progressi quanto velocemente ti piace nella tua carriera, nel tuo hobby?

O quando il telefono interrompe il tuo lavoro troppo spesso?

Qualunque cosa possa essere, prima chiediti:

Cosa posso fare per evitare questo trigger?

Ad esempio, metti il telefono in modalità silenziosa o in modalità aereo e renditi disponibile per le chiamate solamente in alcuni orari programmati durante la tua giornata lavorativa.

Se non puoi impedirlo, chiediti:

Cosa posso fare per ridurre la frustrazione causata da questo trigger?

Ad esempio, se ti senti frustrato dai ritardi o dai tempi di attesa durante i tuoi spostamenti quotidiani, chiedi ai tuoi amici o colleghi come loro gestiscono questo problema comune.

Potresti scoprire che una soluzione utile è un audiolibro o un podcast da ascoltare per distrarre la tua attenzione e ottenere qualcosa di buono mentre stai aspettando.

Ricorda: tu sei umano (e lo stesso vale per tutti gli altri).

Il perfezionismo verso sé stessi o gli altri porta spesso a un sacco di frustrazione e delusione.

Quindi stabilisci i tuoi standard sia per gli altri che per te stesso ad un livello umanamente raggiungibile piuttosto che alla perfezione.

Accetta di commettere errori, di avere battute d'arresto e di non raggiungere sempre i tuoi obiettivi secondo i tempi previsti.

Così come potrebbero fare anche le persone che ti circondano, sono umani anche loro!

Lavora da questa prospettiva sia con te stesso che con gli altri e, quando c'è una battuta d'arresto, concentrati su ciò che puoi imparare a migliorare e a fare meglio la volta successiva.

Parlane con gli altri invece di soffrire in silenzio.

Quando parli di frustrazione con qualcuno, mentre ti sfoghi questa persona potrebbe aiutarti a vederla da una prospettiva più imparziale ed equilibrata

E il tuo amico che ti sta ascoltando potrebbe avere dei buoni consigli da darti in base alla sua esperienza. O insieme potreste iniziare a confrontarvi su come superare o almeno ridurre questa situazione frustrante.

Comunica il più direttamente possibile.

Le persone non possono leggere i tuoi pensieri e tu non puoi leggere i loro.

Quindi evita di dare suggerimenti, di indovinare o di essere invadente e scegli una comunicazione il più possibile semplice, diretta e calma.

Può essere difficile farlo in quel particolare momento, ma molto spesso ti farà risparmiare inutili frustrazioni, tensioni e incomprensioni nelle tue relazioni.

Facciamo sempre un’infinità di cose e siamo, spesso,  alla ricerca della perfezione in tutto.

Abbiamo le giornate piene di impegni, di nuovi progetti, di cose nuove da iniziare..

Ci coinvolgono tante novità di cui sappiamo poco o nulla in proposito, oppure già sentite ma mai  applicate e sono sicura che più di una volta, a seconda delle situazioni, ti sarà venuto il pensiero che è "roba troppo difficile" per te.

Sicuramente qualche volta avrai pensato che "tutto molto bello, ma io non riesco a star dietro a tutto" oppure hai trovato qualcosa di difficile applicazione ed abbandonata subito.

Bene, oggi arrivo proprio per rassicurarti riguardo questi pensieri.

Iniziare ed abbandonare è un’abitudine diffusa e la colpa spesso è proprio l’ideale di perfezione.

 La perfezione non esiste!!

Mi piacerebbe che tu imprimessi questa frase nella tua mente e la facessi tua davvero a livello profondo. 🙂

Mi è capitato tante volte di lavorare con dei clienti che hanno raggiunto strepitosi successi ma non ne sono consapevoli e vivono nel terrore di fallire per il semplice fatto che inseguono la perfezione!

Quella perfezione che in passato ci ha fatto partire ogni lunedì, ad esempio, con il miglior buon proposito di metterci a “dieta” e alla prima scivolata, rinunciare ed ammettere il proprio ennesimo fallimento.

Il tutto per aver messo nel piatto 50 gr. di pasta in più rispetto alla dose concessa, o per aver assaggiato quel meraviglioso "tiramisù” fatto dall’amica che già dopo il primo cucchiaio sapevi già che decretava la tua sconfitta!

Le cose o le dobbiamo fare alla “perfezione” altrimenti tanto vale farle!

Ti riconosci in questo pensiero?

L'ideale della Perfezione

Quante volte hai inseguito la perfezione per abbandonare subito dopo, nel momento in cui ti sei reso conto che perfetto non eri?

E quante volte quell'ideale di perfezione è stato per te una valida scusa dietro cui nascondersi, per sentirti autorizzato a rinunciare?

Oppure quante volte hai permesso ai tuoi pensieri ed al tuo dialogo interno di colpevolizzarti proprio per non essere stata all'altezza di quell'ideale di perfezione a cui ti sei obbligato?

Prova a pensare ai tuoi successi, quelli conclamati di cui tu sei consapevole e fiero: sono stati possibili inseguendo la perfezione?

Oppure sono arrivati proprio perché sei stato flessibile e comprensivo nei confronti di te stesso?

Proprio perché hai sempre cercato di fare del tuo meglio, migliorando ogni giorno un pochino di più e facendo tesoro degli errori commessi?

La prima volta che hai cucinato il tuo piatto preferito, è venuto perfetto?

Oppure le prime volte è venuto come è venuto e strada facendo lo hai perfezionato, facendolo diventare il tuo piatto forte?

Te lo ripeto: la perfezione non esiste!!

Tu puoi portare avanti i tuoi obiettivi con i tuoi tempi, con la modalità che ti è più congeniale, scegliendo tra quello che ti piace di più e ti rendi conto che ti è più utile e funzionale (perché non tutto va bene per tutti, tu sei unico ed irripetibile e questa unicità viene espressa anche nella scelta di cosa va bene per te) ma soprattutto facendo sempre del tuo meglio, non perfettamente, ma migliorando ogni volta un pochino di più e ponendoti questo micro-obiettivo ogni volta.

Fare del proprio meglio ogni volta. Infischiandosene se le cose non sono fatte perfettamente.

Falle e basta! Ogni volta sfidati e falle!!

E ti accorgerai che una volta dopo l’altra, tutto ti verrà più facile e ti verrà meglio e questo è lo scopo della crescita personale. Insegnarti a dare il meglio di te. Come ho fatto e faccio ancora io, tutti i giorni.

Credi che tutti i miei giorni siano perfetti?

Oh noooooo….. anzi sono più i giorni in cui faccio casini, che quelli che girano alla grande.

Ma ho mia la consapevolezza che ogni giorno posso fare un passetto in più per migliorare.

Ricordo quando scrivevo i primi articoli… Per scrivere una pagina mi occorrevano ore.

Passavo ai raggi laser ogni parola che inserivo perché volevo che tutto fosse al meglio possibile, non perfetto.. perché questo ideale l’ho abbandonato da un pezzo, altrimenti nulla di quello che ho fatto in questi ultimi anni mi sarebbe stato possibile…

Se avessi aspettato di essere una coach perfetta per poter lavorare con qualche cliente, sarei ancora lì che cercherei quella perfezione..

Invece la consapevolezza che avrei potuto imparare a diventare una coach che sa aiutare le persone mi ha permesso di buttarmi ed essere qui a scrivere oggi per te.

E in queste anni passati ho fatto passi da gigante!

Ora quando scrivo un articolo le parole escono con più spontaneità e tutto è molto più facile.

Ma immagina cosa sarebbe successo se mi fossi fermata alle prime volte in cui ho scritto un articolo, ho fatto una coaching, mi sono sperimentata in aula.

Probabilmente mi sarei stancata, avrei decretato che questo lavoro non era per me e avrei fallito.

Ed invece sono qua e ogni giorno miglioro e imparo.

È stato il mio continuare, cercando di fare ogni giorno del mio meglio, che ha permesso tutto questo!

Concludendo...

Non il ricercare la perfezione ma impegnandomi a migliorare ogni giorno.

E quindi è questo il messaggio che voglio lasciarti.

Non cercare nella tua vita la perfezione, né nell'obiettivo che ti sta più a cuore, né in qualsiasi altro tuo obiettivo.

Cerca invece di sfidarti, di tentartela, di provare e ri-provare e ri-provare ancora, fino a quando non trovi il modo giusto per te, impegnandoti a fare ogni giorno del tuo meglio, in ogni cosa che fai!

Anche questo è crescita personale. 🙂

Franca

Vuoi saperne di più?

Ti aspetto per il prossimo incontro di

Trasforma la tua vita a Torino

La PNL è uno strumento che ti permette di conoscere meglio la persona più importante della tua vita: te stesso!

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONE

 

logo
PNL Benessere © 2022. Tutti i diritti riservati. P.IVA: 10448920016 – Progetto, sviluppo e realizzazione sito – Apollo Servizi Web
lockenvelopesmartphone
linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram