Nessuno può darti potere personale.

Sì, potresti avere dei successi, riuscire in qualcosa, essere riconosciuta ma questo non ti da quel potere personale di cui voglio parlarti e che genera una energia generatrice dentro di te.

Cos'è il potere personale

Il potere personale è qualcosa che è dentro di te e che va ricercato, riconosciuto e fatto proprio.

Perché il potere autentico non proviene da una fonte esterna o da un ruolo importante.

Il vero potere personale è generato dall'interno.

Entrare in contatto con il tuo potere personale ti dà la possibilità di creare credibilità e di avere successo.

Porta ad una maggiore sicurezza e alla comprensione di come puoi aiutare gli altri a prendere decisioni e raggiungere i loro obiettivi.

Entrare in contatto con il tuo potere personale ti consente di creare e mantenere forti relazioni sia dentro che fuori dal posto di lavoro.

Ti permette di difenderti, negoziare per te stessa, dimostrare la tua forza mentre ammetti quando ti sbagli. Proprio in quanto donna, perché è a te che voglio rivolgermi oggi.

La buona notizia è che tutte abbiamo quel tipo di potere personale.

Dobbiamo solo connetterci ad esso e percepire l’energia che sprigiona l’entrarne in contatto.

Come riappropriarti del tuo potere personale

Segui questi 10 passaggi per riappropriarti del tuo potere personale, così da realizzarti personalmente e professionalmente.

Riconosci e dichiara le tue ambizioni.

Le donne hanno spesso un'opinione negativa sull'ambizione.

Vogliono avere successo, ma provano disagio ad ammetterlo e farlo sapere agli altri.

Non scusarti mai per avere delle ambizioni!

Fai conoscere ai tuoi responsabili le tue aspirazioni di carriera e cerca dei mentori che possano aiutarti a raggiungere il tuo obiettivo.

Quando esiti a dichiarare le tue ambizioni, questo ti blocca nel riconoscere il tuo potere personale e l’energia che questo farà scaturire proprio per raggiungere quei risultati che tanto cerchi.

Sostituisci i discorsi negativi con affermazioni positive.

Niente ti può sabotare più che lasciare che i pensieri negativi dominino i tuoi pensieri.

L'autolesionismo negativo ti paralizza dall'agire, ti trattiene dal condividere pensieri e nuove idee e ti impedisce di esplorare nuove opportunità.

Questi pensieri letteralmente svuotano il tuo serbatoio di carburante, e una volta che hai finito il gas, non hai più energia.

Ascolta questi pensieri negativi ed etichettali come tali.

La consapevolezza di sé è il primo passo per riprendere in mano il tuo potere personale.

Non lasciare che queste convinzioni limitanti controllino la tua vita e il tuo successo.

Difendi te stessa e gli altri.

Quando riconosci il tuo valore e come le azioni che compi contribuiscano a risultati di successo, puoi iniziare ad aiutare gli altri a fare altrettanto.

Comunica regolarmente con i tuoi superiori e cerca progetti in cui puoi aggiungere valore per creare visibilità e credibilità.  Aiuta i tuoi colleghi.

Mostra rispetto e orgoglio per il loro lavoro.

Promuovi la tua squadra e le loro realizzazioni. Emergerai come il loro leader.

Chiedi aiuto quando ne hai bisogno.

In qualche modo siamo arrivate ​​a credere che se ammettiamo di non avere tutte le risposte, sembriamo impotenti, quando è vero il contrario.

Le persone che sono in contatto con il proprio potere personale sanno quando chiedere aiuto e cercare un feedback dagli altri.

Sapere di cosa hai bisogno e chiedere aiuto è una mossa vincente.

Parla e condividi le tue opinioni e idee.

Quante volte hai partecipato ad una conversazione dove qualcuno  ha suggerito un'idea che tu avevi in ​​testa ma che non hai mai avuto il coraggio di esternare e tutti hanno pensato che l'idea suggerita fosse geniale?

Perché non hai parlato?

Devi esprimere il tuo potere personale attraverso la tua intelligenza ed il coraggio delle tue opinioni..

Certo, vogliamo fare sempre bella figura e vorresti che la gente pensi che le tue idee siano brillanti e forse hai paura che la tua idea non venga presa in considerazione… E allora??

Qualcuna delle tue idee potrebbe non trovare riscontro ma hai tante probabilità che invece lo trovino, perché rinunciarci?

Sei in pieno potere quando condividi il tuo modo di pensare e la capacità di confrontarti con gli altri.

Le persone, a tempo debito, ti prenderanno a riferimento proprio per avere la tua opinione..

Riconosci le tue paure.

Le tue paure, come i tuoi pensieri negativi, sabotano il tuo successo e ti tolgono  potere.

Abbiamo tutti paura, ma perdiamo il nostro potere personale quando lasciamo che le nostre paure ci travolgano e ci paralizzino dall'agire. Rafforza il tuo potere affrontando le tue paure.

Comprendi come stai rinunciando al controllo e al tuo potere personale, lasciando che le paure dominino la tua vita. Inizia con piccoli passi.

Inizia ad uscire dalla tua zona di comfort un passo alla volta e costruisci il tuo muscolo della fiducia.

Ogni nuovo rischio che ti assumi, ogni nuovo passo che compi, ti avvicina al tuo potere personale.

Pianifica un orario tranquillo.

In una cultura che premia l'impegno, soprattutto per noi donne è difficile non sentirsi in colpa nel prendersi un momento per staccare la spina e rimanere sole con se stesse.

Eppure, è proprio in questi momenti che nasce la creatività.

È incredibile come passare ogni giorno un po' di tempo tranquillo a trovare soluzioni ai problemi che stai vivendo, ti aiuta a guardare alle situazioni in modo diverso.

Riconnetterti con te stessa ti permette di trovare la tua passione e il tuo scopo che porta al potere personale.

Costruisci una rete di supporto.

Non è possibile creare una carriera di successo sul niente.

Chiedi consiglio ai tuoi mentori e a chi ha più esperienza.

Cerca modelli di ruolo femminili che sanno manifestare il proprio potere personale e osserva cosa fanno, come parlano, come si muovono.

Costruisci relazioni reciprocamente vantaggiose con persone che puoi aiutare e che, a loro volta, possono aiutarti nella tua affermazione personale e professionale.

Occupati della tua crescita.

La conoscenza è potere e chi è aperta e disponibile ad una continua crescita rafforza il proprio potere personale.

Resta curiosa.

Mantieni una mente aperta.

Ascolta e impara dagli altri.

Ogni giorno offre una nuova opportunità per la tua crescita personale.

Non puoi essere un’esperta in tutto, ma quando hai una mentalità propensa ad imparare, stai alimentando il tuo potere.

Pratica l'auto-cura.

Mi ci è voluto un po' per capire quanto sia potente e importante la cura di sé.

Ho creduto nel mantra che più duro lavori, più riuscirai ad essere.

Il duro lavoro è importante, sono una fautrice del M.I.C. (muovere il c…..) ma tu perdi la tua fonte di energia, se non ti prendi il tempo per ricaricarti di energia.

Quella rinnovata energia proviene dalla cura di sé.

Solo tu sai come meglio nutrire il tuo corpo e la tua anima. Per alcune è la meditazione o lo yoga.

Per altre è una giornata alla spa o un esercizio di routine.

Qualunque cosa tu scelga, assicurati di sceglierla e pianificarla.

Questo è l'unico modo per mantenere il tuo potere personale nel tempo.Ti aspetto alla prossima serata di

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Non sempre, al contrario di quello che si pensa, chi si chiede come stare bene in coppia, ha problemi con il suo attuale partner.

A essere ottimisti, in effetti, questa domanda potrebbe benissimo porsela anche chi già vive un rapporto di coppia buono e vuole migliorarlo come anche chi è alle prime armi, specie dopo il primissimo periodo, quando le cose zoppicano un po’, ma non è poi tutto da buttare.

Già perché, indipendentemente dall'età o dall'esperienza sul campo, la prima fase del rapporto è sempre la migliore… I dolori, lo sappiamo tutti, arrivano dopo 🙂 .

Ogni rapporto di coppia ha le sue stagioni, il suo perché e, se riusciamo a comprenderlo, vivremo meglio noi, vivrà meglio il nostro partner e vivranno meglio tutte le persone che ci circondano.

Perché stare bene in coppia è fondamentale per noi e per gli altri

Conosci Alfred Adler?

Alfred Adler è stato, insieme a Freud e Jung, il fondatore della psicologia psicodinamica.

Adler partiva da una tesi: per curare i disturbi psicologici dell’uomo si doveva per forza prendere a modello un uomo sano.

È chi era “sano” secondo Adler?

Chi attinge alle proprie energie interiori, fino a quando queste risorse lo consentono, per usarle:

In quest’ultima cerchia rientrano famiglia, comunità di riferimento e, ovviamente, anche il partner e quindi la coppia.

Sempre secondo Adler, esistono 3 “compiti vitali”, 3 scelte cui gli uomini non possono sottrarsi:

Se per il lavoro Adler sostiene, giustamente, che ognuno deve fare la sua parte procurandosi le giuste soddisfazioni e il sostentamento materiale, contribuendo sempre e comunque al benessere collettivo, e per la partecipazione alla vita sociale, lo psicologo si fa promotore di un atteggiamento di costruttiva disponibilità alla collaborazione, è nel compito vitale dell’amore che troviamo una rilevante differenza con altri psicologi suoi contemporanei.

L’uomo, per Adler, ha l’obbligo di vivere in coppia e portare avanti l’umanità generando nuove generazioni.

L’uomo sano, in buona sostanza dunque, deve portare energia alla vita di coppia e ala famiglia ed è capace di mettere in pratica le logiche della dedizione, dell’altruismo, dell’amore.

La filofobia

Partendo da questo, possiamo fare alcune riflessioni.

Per star bene occorrono tre componenti:

Questi tre componenti dovrebbero essere in equilibrio tra loro senza che l’uno prevarichi l’altro.

L’amore e lo stare bene in coppia, dunque, è un aspetto fondamentale della nostra vita di cui non possiamo e non dovremmo fare a meno.

Tra le nuove fobie oggi in circolazione, tra cui ricordiamo la "nomofobia", ossia la paura di restare senza rete mobile e la "deipnofobia" ovvero la paura di affrontare le conversazioni quando si sta in tavola durante i pasti, c’è una nuova forma di fobia che sta dilagando soprattutto tra i Millennials: la "filofobia", la paura di innamorarsi, altrimenti descritta come la paura di stare in coppia o, che dir si voglia, l’anoressia dell’amore.

Di filofobia, però, può soffrirne anche chi effettivamente è già in coppia ed ha già un partner.

Non necessariamente, infatti, chi ha una relazione oggi, ha il coraggio di lasciarsi andare al 100% e sappiamo tutti che, se questo non avviene, la coppia diventa instabile.

Come creare relazioni di coppia che durano

Premesso che non esistono formule magiche, ecco qualche piccolo consiglio per stare bene in coppia.

Ricorda che la perfezione non esiste.

Perché cerchi la perfezione nell'altro quando tu stesso non sei perfetto?

La perfezione assoluta non è di questo mondo.

Tutto ha un potenziale illimitato e tutto è per questo perfettibile.

Cercare la perfezione ossessivamente, sia in noi stessi sia negli altri, può rovinare le nostre relazioni.

Sii realista e vivi nel presente.

Soprattutto all’inizio della storia, sia l’uomo sia la donna, tendono a idealizzare il proprio partner per poi trovarsi un giorno a fare i conti con la realtà.

Sognare è bello e non costa nulla.

L’immaginazione è uno strumento potentissimo che, però, va usato quando è necessario farlo, non quando non lo è.

Quello che eravate un tempo non lo siete ora e come siete ora, non sarete domani.

Le persone cambiano e la coppia deve evolvere il proprio rapporto.

Il primo periodo è sempre il più bello.

Oggi può essere ancora meglio perché state costruendo qualcosa insieme iniziando a scoprirvi e accettarvi per ciò che siete realmente.

Impara della vita ogni giorno

Stare in coppia significa anche apprendere l’arte della mediazione, della rinuncia, del compromesso e persino del sacrificio per investire in qualcosa di più che si chiama “noi”.

Darsi al 100% significa ricevere il 200% anche quando le storie finiscono. Non aver paura di amare. Vivi la tua vita senza rimpianti e senza rimorsi.

Ciò che succede realmente alle altre coppie non è ciò che immagini

Soprattutto quando la coppia non trascorre momenti felici, tutte le altre coppie sembrano trasformarsi per incanto in Cenerentola e il Principe Azzurro.

Ricorda che noi osserviamo la vita esterna per come vorremmo vederla non per com’è realmente.

Tutte le coppie hanno vissuto, vivono o vivranno momenti di difficoltà. È intrinseco all’esistenza. Se questi periodi non ci fossero, non ci sarebbe evoluzione e tutto resterebbe piatto e immutato.

Impara ad ascoltare il tuo cuore. Al suo interno c’è la chiave per comprendere cosa fare. Impara a guardarti dentro senza cercare conferme lì fuori, dove tra l’altro non esistono.

Il tuo partner è solo il tuo specchio, usalo

Infine un piccolo segreto che a molti non piacerà.

Tutti i difetti che ora vedi nel tuo partner oggi, sono solo una rappresentazione amplificata e/o distorta dei tuoi difetti e, il semplice fatto di focalizzare la tua attenzione su determinati particolari, significa che quei difetti appartengono prima a te che all'altro.

Chi ama, apprezza prima i difetti che i pregi. I pregi possono averli tutti, i difetti invece rendono il nostro Lui o la nostra Lei unici.

Pensaci la prossima volta prima di puntare il dito.

Concludendo…

Stare bene in coppia è semplice, nonostante tutto e tutti, se si vuole.

Mai cercare di cambiare il nostro partner. Se desideriamo davvero un cambiamento, ricordiamoci che prima di tutto dobbiamo cambiare noi stessi o meglio cambiare il modo in cui vediamo il mondo che ci circonda.

Ti aspetto alla prossima serata di

Trasforma La Tua Vita con la PNL

Come la PNL può cambiare la tua vita!

Una serata Gratuita per avvicinarsi alla PNL, uno strumento che ti permette di conoscere meglio la persona più importante della tua vita: Te Stesso!Magari parleremo anche di questo approfondendo ulteriormente questa tematica che interessa un po’ tutti.

Scopriamo insieme a cosa serve avvalersi della professionalità di un coach quando vogliamo ottenere risultati diversi.

Il Coach

In questi giorni abbiamo vissuto uno dei week end di formazione previsti nel nostro Master in Coaching, dove un gruppo di persone si stanno preparando per vivere una delle professioni più gratificanti del mondo: il Coach.

Gratificante perché non c’è nulla di più bello che aiutare una persona a tirare fuori il meglio di se stessa, a raggiungere obiettivi che finora sono rimasti solo dei desideri mai realizzati, a riconoscere e sviluppare i propri talenti e a trasformare la propria vita.

Sarebbe però interessante scoprire a cosa serve un coach, non credi?

Cioè sarebbe bello poter scoprire cosa fa nello specifico, per farti ottenere risultati.

Un coach non è un consulente.

Un consulente è qualcuno che sa fare qualcosa e ti spiega come fare a farla. Ti spiega quale strategia utilizzare, ti consiglia come muoverti in particolari situazioni, ti dà indicazioni rispetto a come comportarti e cosa fare.

Un Coach fa qualcosa di completamente diverso.

Un Coach è un allenatore.

Ecco a cosa serve un Coach.

Ti aiuta a tirare fuori le risorse giuste che sono sopite dentro di te affinché tu possa ottenere quello che desideri.

Dentro di te risiede il potenziale illimitato per creare la vita dei tuoi sogni.

Con la tua immaginazione puoi generare desideri e sogni che nessuno potrà realizzare come te e modellerai ciò che immagini nella vita che desideri.

Ma solo perché la vita che desideri inizia dentro di te, non significa che non hai bisogno di aiuto dagli altri lungo la strada.

Bill Gates, i cui sogni hanno dato vita alla Microsoft e ne ha fatto forse la persona più ricca del mondo, lo afferma in modo chiaro: tutti hanno bisogno di un allenatore.

Studiando alcuni degli individui più esperti della storia, scoprirai un allenatore o un mentore che lo ha aiutato lungo la strada.

I migliori atleti di tutti noi hanno una cosa in comune ... un allenatore.

Ma non è solo negli sport in cui sono necessari gli allenatori.

Icone moderne come Steve Jobs, Oprah Winfrey, Nelson Mandela e personaggi storici come Socrate, Platone e Timothy attribuiscono il loro successo ad un allenatore o mentore.

A cosa serve un coach?

Ecco cinque motivi che spiegano a a cosa serve avere un Coach:

Vuoi massimizzare il tuo potenziale.

Un buon Coach ti aiuterà a identificare i tuoi punti deboli e punti di forza e ti aiuterà a far emergere il meglio.

Ti aiuterà a farlo perché ti dirà ciò che non vuoi sentire, ti farà vedere ciò che non vuoi vedere e di conseguenza potrai apportare quei cambiamenti che ti permetteranno di tirare fuori il meglio di te.

Vuoi raggiungere i tuoi obiettivi e realizzare i tuoi sogni più velocemente.

Un buon Coach è già stato dove sei tu adesso.

Conosce la strada da percorrere e sa cosa serve per arrivarci perché ha fatto un percorso personale che gli ha permesso di superare le stesse difficoltà che stai vivendo tu.

Ti aiuterà ad identificare cosa evitare, verso dove muoverti quando ti perdi nel processo e cosa fare quando la motivazione cala. In altre parole, accelererà il tuo successo.

Vuoi che qualcuno camminerà accanto a te, che crederà in te, ti motiverà verso il successo e ti sfiderà quando potresti perdere la concentrazione.

Ci sono momenti in cui siamo scoraggiati e vari ostacoli si intromettono tra noi e la realizzazione dei nostri sogni.

E allora perdiamo la concentrazione e a volte decidiamo persino di abbandonare i nostri sogni.

Un buon Coach crederà sempre in te, ti motiverà quando non sarai al meglio.

Vuoi avere qualcuno che ti aiuti a superare le grandi paure che ostacolano i tuoi progressi.

Tutti noi abbiamo delle paure, che ci impediscono di realizzare ciò che vogliamo nella vita.

Un buon Coach può aiutarti a identificare quelle paure che ti bloccano e superarle, ti aiuta a riprogrammare la tua mente trasformando le paure in punti di forza.

Vuoi rimanere fedele al tuo vero io anche quando arrivano i grandi successi.

Quando arriva il successo, è facile perdere la concentrazione su ciò che è veramente importante nella vita.

L'avidità, il sentirsi improvvisamente importanti, alimentati da paure irrisolte e insicurezze, potrebbe risucchiarti e alimentare il tuo ego egoista e oscurare chi sei veramente, fino a quando la tua vera essenza dell'essere non sarà nient'altro che un lontano ricordo, o addirittura persino essere dimenticata.

Passa all'azione

Un buon Coach ti aiuterà a rimanere nel flusso dell'amore incondizionato, dove la vera felicità, la consapevolezza e la soddisfazione sono il tuo vero destino.

Quindi prendi in esame l’idea di avvalerti dell’aiuto di un Coach che ti guiderà verso il successo in ogni area della tua vita.

Se ti chiedi se ne valga la pena, chiediti cosa ti costerà farne a meno.

Ricorda, tu meriti di vivere senza limiti.

Un buon Coach ti aiuterà ad arrivarci.Ora che sai a cosa serve un Coach, se vuoi possiamo continuare a parlarne e scoprire in quale ambito della vita posso aiutarti, se decidi di prenotare la tua sessione di coaching gratuita.

Perché meriti di vivere la vita dei tuoi sogni.

Essere felici in pensione è un diritto acquisito… punto.

Dopo tantissimi anni trascorsi a correre è più che giusto fermarsi e godersi il tanto agognato periodo di riposo dedicandosi, finalmente, alle proprie passioni.

Victor Hugo disse che

“I quarant'anni sono la vecchiaia della giovinezza, ma i cinquant'anni sono la giovinezza della vecchiaia”.

Certamente Victor-Marie Hugo, venuto a mancare nel 1885, mai si sarebbe aspettato che oggi i cinquant’anni rappresentano i trent’anni dello scorso secolo.

Traslando questo dato è facile capire che i neo-pensionati oggi sono persone ancora più che  “giovani”.

Essere felici in pensione

Eh sì, i tempi cambiano e la stessa  vita che ci circonda muta tanto velocemente che raramente prestiamo attenzione a questi cambiamenti.

Attualmente, ad esempio, assistiamo da spettatori e protagonisti ad un vertiginoso aumento dell’aspettativa di vita che ormai raggiunge tranquillamente i 90 anni, tanto che persino i media sono sempre più propensi nel  dichiarare che oggi i 70 anni di un uomo o una donna corrispondono ai 50 di un uomo o una donna vissuti in epoche differenti.

Il nuovo settantenne moderno è finalmente svincolato dello stereotipo  della mezza età e forse, anche per questo, polemiche a parte, hanno pensato bene di mandarci tutti in pensione molto dopo.

Avere 60 anni ed oltre e non sentirli  è la regola e non l’eccezione.

In passato si voleva a tutti i costi attribuire a questa età il principio di un decadimento fisico e psicologico, anche se questo non avveniva. Oggi questo è impensabile.

I nuovi pensionati  sono persone libere che spesso sfoggiano  un rinnovato sentimento di emancipazione sociale, un cambio di mentalità radicale verso epoche più moderne ed ecco perché  sempre più uomini e donne a quest’età decidono di dedicarsi del tempo alla scoperta di nuove realtà e di se stessi.

Oggi è facile essere felici in pensione e trovare uomini o donne  che, malgrado la loro età, viaggiano per il mondo, iniziano nuove relazioni sentimentali ed hanno finalmente il coraggio di fare le cose che hanno sempre desiderato.

Questo, ovviamente, se la pensione lo permette.

Essere felici in pensione nonostante tutto e tutti

In Italia, come nel resto dei Paesi Industrializzati nel mondo, negli ultimi 50 anni circa, stiamo assistendo ad un fenomeno molto strano.

La crisi ha avuto un impatto sociale per nulla indifferente tanto che, spesso, una pensione in famiglia rappresenta, come confermano i più recenti dati Istat, una forma di attenuamento del rischio di disagio economico nelle famiglie e assicura un’importante rete di protezione sociale.  .

In altre parole, i pensionati rappresentano un salvagente per molte famiglie Italiane che stentano ad arrivare a fine mese tanto che, nel compresso, “solo il 16,4% delle famiglie con pensionati è oggi a rischio di povertà, circa 8 punti percentuali di meno di quello dei nuclei familiari senza pensionati. ”.

A tutto questo, però, si oppone un altro dato statico che deve farci riflettere: il 9,9% delle famiglie composte da soli pensionati è oggi a rischio di grave deprivazione materiale.

Le pensioni, lo sappiamo, non sono tutte uguali.

Se alcuni pensionati oggi possono essere considerati i neo Paperon De Paperoni, una larga fetta delle torta non riesce a vivere con lo stesso tenore di vita  che aveva prima del pensionamento o addirittura vive ai confini della povertà.

Negli ultimi 15 anni il potere d’acquisto delle pensioni ha subito una diminuzione del 30% ed in Italia quasi la metà dei pensionati, circa 7,4 milioni, il 44% per cento del totale, vivono in una condizione di semi-povertà, in quanto hanno redditi da pensione per un importo mensile inferiore a 1.000 euro lordi. tanto da costringere tanti pensionati ad accontentarsi degli scarti di verdura e/o frutta ai mercati generali ortofrutticoli ...

Ridicolo?

Lo sappiamo… ma deve farci riflettere.

Proprio per questo, come conferma ancora il  Sole 24 Ore, sempre più pensionati (circa 400mila) scelgono di godersi la pensione all’estero, per fuggire dalla pressione fiscale e  quasi a sottolineare come il detto  “I soldi portano la felicità” non sia solo pura retorica.

Tuttavia si può essere felici in pensione ugualmente anche avendo assegni INPS poco cospicui.

Una massima Zen recita “La felicità viene dall’interno, e non dall’esterno. Perché non dipende da ciò che HAI, ma da ciò che SEI.”.

Qualche anno fa’ (molti anni fa’ per mia fortuna) anch’io avrei avuto la stessa tua espressione incredula leggendo questa frase…  mi sono ricreduta con il tempo.

Essere felici in pensione non dipende solo dall’assegno mensile

Dal  World Happiness Report (letteralmente “Relazione sulla felicità mondiale”)  del 2018 pubblicato dall'Onu, emerge un dato abbastanza inquietante che, a dire il vero, per gli addetti al lavoro non rappresenta uno shock ma solo una conferma.

Sai quali sono i Paesi al mondo con il più alto tasso di suicidi?

Tutti i Paesi che sulla carta sono i più ricchi e dove il reddito pro-capite è da sogno.

In Finlandia,  ad esempio, il paese più felice del mondo, il suicidio rappresenta un terzo delle cause di morte tra i giovani tra i 15 e 24 anni.

Nei Paesi Nordici, le poche isole felici Europee ancora rimaste, la curva della felicità è addirittura ribaltata e i meno felici sono appunto giovani e pensionati invece della popolazione dai 25 ai 60 anni, come accade negli altri Paesi Europei ed Extra-Europei.

Non va meglio nel resto del mondo.

La Corea del Sud, ad esempio,  è il 6° Paese in questa macabra classifica a livello mondiale,  con  27,3 suicidi ogni 100.000 persone (dati OMS  del 2015), anche se,  come sappiamo,  i cittadini di questo Stato  sono tra i più ricchi al mondo. Le persone più colpite? Quelle sopra i 60 anni, appunto, che ricorrono alla pratica del suicidio per ridurre l’onere finanziario del loro mantenimento ai figli.

Assurdo!

Essere felici in pensione è un diritto sacrosanto.

Allora come esserlo?

Fatte queste dovute premesse, oltre a quanto già detto sull’essere felici sul posto di lavoro , in cui ci eravamo focalizzati su 7 aspetti fondamentali come:

per essere felici in pensione dovrebbe bastare poco, almeno sulla carta.

Come sappiamo, però, tra il dire e il fare….

La questione principale riguarda sicuramente il tempo.

Il giorno prima di andare in pensione avevamo determinate routine.

Alzarsi, fare colazione, andare a lavoro, lavorare, tornare a casa, fare faccende, dormire.

Dal giorno della pensione tutto cambia, cambiano i parametri e cambiano i modelli tanto che ci sembra, in apparenza,  che il tempo si allunghi e le giornate non passino mai.

Investi il tuo tempo saggiamente

Approfittane! Puoi riempire le giornate e coltivare quegli hobby e quelle passioni che, proprio per mancanza di tempo, prima hai sempre trascurato.

Ci sono molti pensionati che tornano a scuola e le università della terza età ne sono la dimostrazione.

Molti pensionati iniziano a coltivare, in questo periodo della loro vita, la propria vena artistica e si riscoprono provetti pittori, scultori, musicisti.

Molti  si riscoprono tecnologici tanto quanto i loro nipoti e approfittano di questo periodo felice della vita per rimettersi al passo con il modo che li circonda.

Insomma, adesso hai tempo. Investilo nella maniera più appropriata e coltiva tanti interessi.

Evita il divano

Andare in pensione non significa iniziare a far parte dell’arredo di casa.

Se è vero che i 70 anni sono i nuovi 50, puoi approfittare di questo periodo per rimetterti in forma.

Palestra, piscina, jogging, ma anche semplici passeggiate all’aria aperta. Finalmente hai tempo e non hai più scuse. Muoviti. Il tuo corpo e la tua mente ti ringrazieranno.

Renditi utile ed eviterai la crisi da pensionamento

È comprovato e nessuno te lo nega! La “crisi da pensionamento” esiste.

Si tratta di una forma di stress maggiore rispetto allo stress che provavi quando andavi a  lavoro, dovuta, in generale, alla sensazione di sentirsi ormai esclusi dal mondo produttivo, e, di conseguenza, inutili e fannulloni.

Superarla, però, per fortuna è abbastanza semplice.

In primo luogo è utile porsi degli obiettivi personali per ritrovare nuove motivazioni.

In secondo luogo ricordati che la felicità arriva più dal dare che dal ricevere e tu hai una merce di scambio preziosissima oggi : il tempo.

Potresti investirlo ad esempio nel volontariato in qualsiasi settore o dedicarlo alla famiglia. Oggi i migliori baby-sitter sono proprio i nonni che diventano punti di riferimento per genitori che corrono dalla mattina alla sera.

In ultimo, non sottovalutare mai l’esperienza che hai acquisito nel tuo passato lavoro. È certamente un bene prezioso. Anziché fare il “vecchietto che guarda i cantieri” perché non continuare ad essere il “vecchietto nel cantiere”? Potresti continuare anche a lavorare con mansioni più leggere.

Attenzione agli equilibri famigliari

Ieri eri sempre fuori casa ed oggi non lo sei più.

Questo cambiamento  genera, inevitabilmente,  una modifica negli equilibri di coppia.

Ognuno in casa aveva ruoli famigliari ben definiti che, con la tua pensione, si scombussolano.

Possono, per questo, sorgere conflitti che implicano una modifica dei ruoli.

Saperlo già ti mette al riparo. La ricetta? Comprensione e pazienza. Occorre solo tempo.

Naturalmente questi sono solo piccoli consigli.

L’importante è non isolarsi in questa fase della vita dove l’equilibrio Lavoro-Vita Sociale-Relazioni è inevitabilmente ribaltato.

Diventare uno “Yes man” (accettando proposte che ti portano a scoprire nuove cose) è un modo per restare giovani.

È in questo periodo della tua vita che devi dimostrare più che mai di essere resiliente.

Cambiando cambierai il mondo che ti circonda e la vita altro non è che un cambiamento continuo.

Lunedì, 17 Giugno 2019 ore 20:30

Via Sagra San Michele, 53 Torino

Serata Gratuita per avvicinarsi alla PNL, uno strumento che ti permette di conoscere meglio la persona più importante della tua vita: Te Stesso!

La tua mente ha grandi potenzialità, che probabilmente non sfrutti a pieno mentre invece potresti scoprire in che modo usarla per renderla capace di generare i risultati che desideri.

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