Come migliorare e crescere come persone?
Perché manteniamo spesso una presa così forte sui nostri vecchi modi di fare anche quando ci rendiamo conto che non ci sono utili?
Cosa impedisce a molti di noi di poter attingere a buoni consigli ricercati, alle competenze apprese in un corso di crescita personale, un libro, un percorso di coaching?
Quando iniziamo ad informarci su queste tematiche, è perché sentiamo dentro di noi la curiosità, il desiderio di evolverci, di migliorare e crescere come persone.
E allora perché poi non mettiamo in pratica?
Nella mia esperienza di coach, ho riconosciuto tre importanti motivi per cui questo accade.
Tutto quello che facciamo, lo facciamo perché ha un senso, un’utilità a livello inconscio, anche se razionalmente ci sembra che sia un comportamento da eliminare.
Gli esseri umani, indipendentemente dalla razza, dall'estrazione sociale, dalla religione, dal credo politico e dalle esperienze, vecchi o giovani, ricchi o poveri, hanno la necessità di soddisfare il bisogno di sentirsi sicuri, importanti, amati e mettere un po’ di pepe nella vita.
I vecchi comportamenti soddisfano pienamente questi bisogni..
Pensa a quanto può farci sentire sicuri continuare a fare quell'azione che ormai conosciamo a memoria o frequentare quell’ambiente che ci è così familiare, anche se non va proprio in direzione del cambiamento che vorremmo apportare..
Ecco perché poi mettere in pratica quello che abbiamo imparato risulta impegnativo e questo limita il nostro migliorare e crescere come persone.
Le persone tendono a non agire in modo nuovo, anche se si rendono conto che sarebbe meglio.
Soddisfare quei bisogni è di vitale importanza, ne va del nostro equilibrio e se ho a disposizione mezzi già collaudati, mi illudo che sia meglio utilizzare quelli.
Siamo portati a credere che i nostri comportamenti corrispondano alla nostra identità.
Ci riconosciamo in essi e cambiare può dare l’impressione di non potersi riconoscere più!
Questo è tanto vero quanto il cambiamento da mettere in atto ha a che fare con la nostra fisicità.
Dopo una dieta, le persone fanno fatica a riconoscersi nella nuova immagine che risulta distorta. Spesso le persone continuano a vedersi grasse anche quando ormai sono ad un soffio dal peso forma.
Riconoscerci, avvalorare la nostra identità è essenziale per il nostro equilibrio psichico, abbiamo bisogno di sapere chi siamo ed ecco che allora cambiare comportamenti, modi di pensare rischia di minare l’idea che abbiamo di noi stessi.
Rischiamo di non avere più un’idea chiara di chi siamo, subentrano i conflitti interni, quel dialogo interiore che mette in discussione tutto...
Come possiamo migliorare e crescere come persone se questo accade?
Il nostro cervello ha l’esigenza di risparmiare tempo ed energie, per questo impara velocemente ed immagazzina l’informazione ricevuta.
Le nostre giornate sono piene di schemi abitudinari ripetuti a livello inconsapevole, prova a pensare a quanto inconscia sia la tua abilità di guidare ad esempio.
Il nostro inconscio apprende e crea degli schemi ripetibili, così da far prima e con poca fatica.
Una specie di corsia preferenziale che imbocchiamo in modo automatico, senza pensarci, che ci porta a ripetere quello che conosciamo bene.
Diventa perciò difficile adottare nuovi comportamenti ed abitudini, diventa difficile migliorare e crescere come persone, creare nuovi stili di pensiero, perché la mente continua a riproporci automaticamente quello che già conosce ed ha ripetuto migliaia di volte.
Di conseguenza, le persone spesso lavorano contro se stesse quando vogliono cambiare - e non riescono neanche a vederlo mentre lo fanno. Di conseguenza, sono frustrati e confusi dai loro ripetuti fallimenti relativamente al cambiamento che vogliono apportare nella loro vita.
Tre consigli per te per migliorare e crescere:
Renditi conto di tutte quelle volte che stai andando in automatico. Tutte quelle volte che ti ritrovi a fare esattamente il contrario di quello che avresti voluto mettere in atto, fermati e individua quale bisogno sta soddisfando quel modo di fare (o di pensare) che vorresti abbandonare.
Inizia ad essere più consapevole di quello che fai, resta presente a te stesso mentre agisci e quando ti rendi conto che l’automatismo si è innescato, scegli di adottare un comportamento (o pensiero) più utile.
Se incominci ad insultarti perché ti sei ritrovato a utilizzare sempre lo stesso schema, non funziona.
Sei una persona che sta lavorando per la sua trasformazione e che ha bisogno di tanto incoraggiamento e fiducia in se stessa. Parlati con dolcezza, sii compassionevole riguardo te stesso, un elefante si mangia un boccone per volta quindi anche tu avrai bisogno di piccoli passi per arrivare al tuo obiettivo.
Il nostro più grande è l’assolutismo. Le cose o sono bianche o sono nere, dimenticando le innumerevoli, affascinanti ed intriganti sfumature di grigio che ci caratterizzano.
Non siamo perfetti e se inseguiamo l’ideale di perfezione, difficilmente riusciremo mai a partire. Inizia a fare quello che vuoi fare per come sai farlo, non importa se non corrisponde a quello che ti aspetteresti da te stesso, c’è un detto che dice che “fatto è meglio che perfetto”.
Se insegui la perfezione rischi di non metterti mai in azione. Agisci. Fai. Al meglio che puoi.
Dopo aver sviluppato l'autocoscienza compassionevole, non solo le persone possono capirsi e relazionarsi meglio con se stesse, ma possono pensare in modo diverso al loro impegno per cambiare. Potrebbero vedere come hanno sabotato o preso poco in considerazione gli sforzi precedenti; è utile riprovare a mettere in atto quei cambiamenti ma con un atteggiamento o un approccio diverso.
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Franca Scuzzarella
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