Sono sicura che la risposta è si.
A me è successo.
E prenderne consapevolezza mi ha aiutata a superare questa difficoltà che stava inquinando l’ecologia della mia vita.
Ad ottobre dello scorso anno ho dovuto superare una nuova sfida, che mi ha vista impegnata in una situazione molto delicata e che mi ha messa in stand by: lavoro sospeso, obiettivi sospesi, pensieri sospesi, energie sospese, vita sospesa.
Il mio focus e le mie forze erano convogliati unicamente in direzione di quella difficoltà che succhiava tempo, energia, entusiasmo, vitalità, lasciandomi completamente sfiancata.
Poi si sa, una mossa te la devi dare, e allora raccogli quello che c’è ancora di buono e riparti.
Ma con una marcia in meno.
Le esperienze ci insegnano sempre qualcosa, anche le peggiori, e da quella esperienza avevo imparato che ogni fiore della tua vita va coltivato ed innaffiato con cura, se non vuoi che avvizzisca e muoia.
E quando ho deciso che era il tempo di ripartire, la mia prima preoccupazione è stata quella di occuparmi di ogni fiore in egual misura, per far si che la ruota della mia vita girasse nel massimo equilibrio.
Lavoro, riposo, famiglia, relazione, amicizie, divertimento e doveri dovevano avere la giusta proporzione nel bilancio della mia vita ma non mi sembrava mai di fare abbastanza per salvaguardarlo.
Quando lavoravo avrei voluto dedicare quel tempo per curare di più la nuova relazione che stavo vivendo, quando dedicavo del tempo al riposo o al tempo da passare insieme al mio compagno, mi sentivo in colpa per non essere abbastanza efficiente ed occuparmi troppo poco del mio lavoro.
Quando ero fuori con gli amici per divertirmi e ricaricare le pile, pensavo a quanto arretrato avevo lasciato a casa e a come avrei potuto sfruttare meglio quel tempo. Ero in un posto e pensavo all’altro.
Vivevo con un sottile senso di colpa che non mi faceva sentire al posto giusto praticamente mai. Sapete perché? Perché avevo perso di vista la consapevolezza del “qui ed ora”!
Presa dalla frenesia di voler fare bene tutto, stavo facendo un gran casino. Non essendo presente a nessuno dei momenti che stavo vivendo, sprecavo le mie energie e non ero efficiente.
Non ero nel presente, ma piuttosto nel passato o nel futuro.
Perdendomi tutto quello che stava succedendo. Perché non è vero che non succede mai niente.
Ogni attimo è pieno di sensazioni, emozioni, parole, gesti, sguardi, profumi.. Ogni attimo la vita esplode intorno a me ma se io non ci faccio caso, mi perdo una parte di universo che è lì, proprio per me.
Andando ad attingere a quelle che sono le mie risorse e le competenze acquisite, sono riuscita a superare questa difficoltà.
Franca Scuzzarella
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