La PNL con i bambini è utile per far crescere un figlio in modo corretto. La Programmazione Neuro Linguistica riesce a parlare e a farsi capire molto bene dai bambini perché sfrutta il loro linguaggio fatto di sensazioni e emozioni. Inutile fare ragionamenti che il bambino non comprenderebbe mai!
Ciao amici di PNLBENESSERE.
Oggi vi presento uno dei nostri Coach che si occupa di Coaching per Genitori, Daniela. Daniela ci accompagnerà con diversi articoli nel nostro blog alla scoperta di questa affascinante tematica dandoci degli spunti per essere dei genitori migliori, perché per essere madri o padri non abbiamo un vero e proprio libretto d'istruzioni. Ecco che nasce l'esigenza di conoscere l'esperienza diretta di un Coch ed il suo parere in merito.
Buona lettura.
Da mamma io stessa e coach, ho sperimentato in prima persona quanto la PNL con i bambini (Programmazione Neuro-Linguistica) sia utile ed efficace.
La utilizzo da sempre con le mie bimbe e la quotidianità è meravigliosamente gestibile!
Tutto diventa più semplice applicando semplici tecniche di PNL con i bambini.
Quanti si sono trovati di fronte a un capriccio nevrotico dei bambini, a parlare a vuoto senza che i messaggi fossero ascoltati, a dover litigare per far accettare il proprio volere, ad usare minacce, punizioni, ecc.
Beh, con la PNL è tutto facilmente gestibile, diventa quasi una magia ed ora vi spiego il perché.
La PNL lavora con la mente inconscia, cioè la parte del nostro cervello che si trova dietro la nuca.
È quella mente abitudinaria che parla attraverso:
e la PNL le sa utilizzare in modo efficace e motivante e i bambini parlano solo attraverso questo tipo di mente.
I bambini non sanno ancora che cos’è il ragionamento, solo quando sono più grandicelli le informazioni e i pensieri passano da dietro la nuca alla parte frontale del cervello, cioè alla mente conscia.
Per ora sono solo puro istinto e parlano e capiscono la lingua dell’inconscio.
Questo è un presupposto fondamentale da cui partire.
Conosciuto questo gioco è semplice.
Infatti, come ci insegna la PNL, è necessario comunicare con i bambini in un certo modo e loro ci ascoltano senza drammi.
Innanzitutto è necessario far vedere loro i vantaggi di quella cosa con l’immaginazione.
Non facciamo ragionamenti lunghi o contorti, non usiamo minacce o punizioni per convincerli, non diciamo solo no e basta, ma parliamo con i nostri bambini raccontando loro le sensazioni, le emozioni di questo o quello.
Immaginiamo insieme situazioni come nelle favole o nei cartoni animati, facciamoli vivere con l’immaginazione quella cosa e tutte le conseguenze positive che possono verificarsi e di cui i nostri bambini possono godere.
Vedrete che già molte situazioni che prima potevano essere motivo di litigio o stress, diventano invece divertenti e gestibili con tranquillità.
Se non dovessero essere immediate, non scoraggiatevi o innervositevi, continuate a calcare la mano con altre immagini e sensazioni, quelle che piacciono di più ai vostri bambini che voi, essendo i loro genitori, conoscete benissimo.
Un altro aspetto importante della comunicazione efficace con i bambini, ma in generale con tutti, è non usare il “non”, ad esempio “non fare questo”, “non dire questo”, “non andare lì”, ecc.
La mente inconscia, come ci insegna la PNL, non capisce il “non” ma solo quello che viene dopo e i bambini lo immaginano subito, lo percepiscono immediatamente, per cui quasi sempre i bambini fanno lo stesso quello che si dice loro con il “non”.
Facciamo un esempio: se vi dico “non immaginate un cavallo rosa che vola, non immaginatelo”, voi cosa fate?
Scommetto che avete immaginato subito il cavallo rosa che vola!
Lo stesso è con i bambini.
Dire loro“non lanciare le pietre” o “non saltare nelle pozzanghere” equivale a dire proprio “lancia le pietre” o “salta nelle pozzanghere”!
Per inviare un messaggio e affinché questo venga recepito chiaramente dai bambini, bisogna parlare in positivo.
Invece di dire “non fare questo”, si può dire “guarda, amore, facciamo questa cosa qui che è più divertente”, se è possibile, magari insieme, se si tratta di un gioco, di una storia, ecc.
Anche in questo caso, facciamo vedere i lati positivi di quella cosa.
Quindi diciamo solo quello che è meglio fare, dire.. in positivo!
Cercando di mantenere una certa calma e convinzione.
Un altro atteggiamento non utile e per niente efficace con i bambini, è quello di sminuire i loro sentimenti, reagire alle loro emozioni in maniera superficiale, magari rispondendo “ma dai, che vuoi che sia..” di fronte a un pianto.
Questo comportamento genera nei bambini ancora più tristezza, non si sentono capiti dai loro genitori e possono scaturire capricci.
Come è possibile pretendere che i bambini percepiscano i nostri messaggi se noi siamo i primi a non percepire i loro?
La stessa cosa succede anche a noi.
Ci troviamo meglio con quelle persone che ci capiscono, comprendono il nostro stato d’animo senza giudicarci o sminuirci.
Quindi, di fronte a queste situazioni facciamo capire ai nostri bambini che li comprendiamo, che sappiamo cosa stanno passando perché magari anche noi quando eravamo piccoli abbiamo vissuto la stessa cosa e poi mostriamo loro la soluzione positiva per uscire da quella situazione e risolverla pacificamente.
In questo modo loro si sentono compresi e ascoltano più predisposti le nostre parole.
Importante è anche il tono di voce che si utilizza rispetto ai messaggi da inviare e la nostra posizione rispetto ai bambini.
Il tono di voce, altro aspetto rilevante in PNL, deve essere dolce e al tempo stesso deciso ed è necessario piegarsi all’altezza dei bambini per guardarli negli occhi quando vogliamo comunicare con loro.
Ancora meglio prendere le loro manine.
Questo assicura che il messaggio arrivi forte e chiaro.
Spesso invece succede di parlare da una stanza all’altra, magari con la televisione accesa, ecc.
Questo non è funzionale allo scopo perché non si cattura l’attenzione dei bambini.
Ora fino qui tutto chiaro.
Poniamo invece l’esempio che nonostante tutto non si riesca a convincere i bambini a fare quello che chiediamo, come riordinare la stanza dopo aver giocato (tasto dolente!).
Io suggerisco a questo punto di usare dei premi (non le punizioni) per aver fatto bene il loro lavoro, che non sono necessariamente giochi, ma ad esempio
Questo sicuramente funziona perché vedono e sentono dentro il lato positivo già in anticipo, proprio come ci insegna la PNL.
Si vive il risultato prima dentro di sé e poi il resto viene in automatico e spontaneo.
Naturalmente quello che chiediamo ai nostri bambini deve essere necessariamente pertinente alle loro età.
Non pretendiamo che da piccoli facciano cose da bambini più grandi, perché non hanno ancora sviluppato certi meccanismi quindi non capiscono proprio quello che viene chiesto.
In questi casi è utile fare quelle cose insieme in modo che il bambino possa imparare dal genitore.
Altra cosa che è indispensabile in tutto questo è la pazienza dei genitori con i bambini.
Date loro fiducia, rispettate i loro tempi, incoraggiateli e sosteneteli.
Apprezzate i loro sforzi nelle cose e nelle azioni anche se non è proprio quello che volevate, perché sono altre persone con il loro cervello distinte da voi.
Parlate loro in modo positivo e rispettoso e non associate il loro carattere all’azione che i bambini compiono.
Questo è un altro principio della PNL, “noi non siamo le nostre azioni”.
Ad esempio se il bambino rovescia il bicchiere dell’acqua, non è utile dire al bambino,
“Sei scemo, guarda cosa hai combinato!”
non è lui il problema in quanto persona, ma l’azione che ha fatto.
Quindi, in questo caso è più funzionale dire
“prendere il bicchiere così è sbagliato, la prossima volta tienilo ben stretto in mano e appoggialo con attenzione”.
Usate un linguaggio “pulito” senza ironia, doppi sensi (non lo capiscono) e offensivo.
Ricordate che il rispetto che date loro sarà il rispetto che riceverete.
Queste sono le basi.
Nei prossimi articoli approfondirò questi argomenti e vi parlerò di altre tecniche di PNL con i bambini efficaci, per affiancarvi nel vostro ruolo di genitore felice di bambini sereni.
E ricordate sempre: che persone volete che siano da grandi i vostri bambini?
Sono nata a Torino nel 1981, dove vivo tutt’ora.
Nel 2006 mi sono laureata nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino.
Ho continuato a studiare anche dopo la laurea per approfondire sempre di più le mie conoscenze e e così ho “scoperto”la PNL.
Me ne sono innamorata da subito e utilizzata come crescita personale per me e per la mia famiglia.
Con il tempo mi sono resa conto che tutto quello che stavo imparando poteva essere d’aiuto anche ad altri, così ho iniziato il percorso formativo con PNL Benessere conseguendo la certificazione di Master Practitioner e infine in Master in Life e Sport Coaching.
Applico la PNL anche in ambito familiare soprattutto nel rapporto genitori-figli.
Ora pratico l’attività di Coach con entusiasmo e passione.Ti piacerebbe acquisire degli strumenti potenti che ti permetteranno di comunicare con gli altri in modo efficace?
Vuoi iniziare ad utilizzare con te stesso un dialogo interno utile e non sabotatore?
Se ti dicessi che posso trasmetterti degli strumenti che hanno il potere di far cambiare il tuo stato d’animo in modo immediato, come anche permetterti di decodificare i tuoi processi inconsci o quelli di chi ti sta di fronte, perderesti questa opportunità?
Oggi voglio offrirti una grandissima occasione:la possibilità di partecipare ad un corso, dal vivo, che potrà cambiare in meglio il tuo futuro.
Il 24 e il 25 Giugno partecipa al Secondo Modulo del Corso Scopri la PNL
Franca Scuzzarella
info@pnlbenessere.it
3332805239
Salve, ho letto svariati libri di pnl ma sto avendo non poche difficoltà con mio figlio di 2 anni che da circa 6 mesi ha avuto un blocco alimentare e non mangia quasi nulla.
Sto cercando in tutti i modi possibili a convincerlo a riprendere a mangiare ciò che prima a dir poco divorava ma nulla.....
C'e' qualcosa che mi può aiutare?
Grazie anticipatamente
Ciao Gianluca
per prima cosa bisogna capire se ci sono problemi fisici che hanno fatto si che il tuo bambino avesse questo blocco alimentare.
Cosa dice il pediatra?
E' successo qualcosa di particolare in questo periodo che potrebbe averlo turbato?
Sono stati eseguiti dei controlli medici?
Se tutto è a posto dal punto di vista medico, allora sta succedendo qualcosa nel bambino e bisogna capire cosa.
Potrebbe essere che tuo figlio stia trovando il suo equilibrio e mangi quello che il suo fisico richiede?
Magari ora ti sembra che mangi poco mentre invece era prima che mangiava troppo..
Con un bimbo di 2 anni quello che può funzionare è la funzione gioco.
Cercare di portarlo al momento del pasto il più serenamente possibile e fargli godere quel momento come fosse un momento di gioco
Usa affermazione positive per convincerlo a mangiare
Ad esempio... Dopo che avrai mangiato, giocheremo insieme al tuo gioco preferito..... Prima di andare a giocare, mangiamo tutta la pappa...
Importante che non carichi quel momento di ansie ed aspettative. I bambini percepiscono i nostri stati d'animo, se tu sei teso lui lo percepisce e questo
lo farà chiudere ancora di più.
Ma ripeto, la prima cosa da escludere sono eventuali problemi di salute.
Sicuramente sarebbe utile saperne di più.
Auguroni per il tuo bimbo!